martedì 19 agosto 2014

Messa a dimora di barbatelle selvatiche.


Dicembre 2013.  

Mi accingo a piantare circa 50 barbatelle selvatiche (da innestare in campo nell'inverno successivo) e 5 barbatelle di Uva Italia già innestate. 

Il terreno è argilloso, molto duro e umido. Ma il fatto che il terreno sia umido mi aiuta a fare i fori con il foraterra manuale. Il rovescio della medaglia è il rischio di non coprire bene le radici (si formano grosse zolle compatte di terreno bagnato) lasciando vuoti d'aria. 

Foraterra manuale, "forcella" in legno di castagno, sacco di torba, picchetta. 

Particolare della forcella. 


Il manico della forcella è stato incollato al bastone
con un tenone con cunei per maggiore tenuta. 

I sostegni sono stati realizzati in legno di abete alcuni giorni prima.  

Foro profondo 40 cm circa. 

Uso la torba (terreno asciutto e soffice) per creare una sede ideale per la radici della barbatella che non dovranno prendere aria.
Torba (terra asciutta e soffice)
Barbatella innestata in vivaio (Uva Italia) sul sacco di torba. 



Radici della barbatella

Per la messa a dimora delle barbatelle si usa in genere la "forcella", un attrezzo molto semplice composto di un manico orizzontale e un perno verticale la cui parte finale è stata sagomata a forcella. Questo permette di intrappolare la base della barbatella, in prossimità delle radici per "spingere" la barbatella nella propria sede, in fondo al buco.

La forcella permette, nei terreni sabbiosi, di mettere a dimora una buona quantità di barbatelle in poco tempo, in quanto non si fa il foro: la barbatella si spinge in fondo al terreno quanto basta con l'aiuto della forcella.
Impianto barbatella mediante la "forcella"


Uso della forcella. In genere la si usa senza fare il buco nei terreni
che lo consentono, ovvero terreni sabbiosi)


Una volta che la barbatella è stata messa a dimora, è molto importante, nel caso specifico (terreno duro e bagnato) coprire le radici con terra soffice per non lasciare vuoti d'aria, quindi la terra che è stata rimossa per il buco.
Barbatella a dimora

Bisogna anche legare una sostegno affinché la pianta non sia violentata dal vento e dalle intemperie che verosimilmente, in questa zona (collinare/montuosa) procederanno fino ad Aprile inoltrato.
Sostegno. 

Non  è strettamente necessario predisporre la palificazione in occasione della messa a dimora delle barbatelle, ma lo si può fare anche subito. Io ho preso alcuni pali di castagno per tre filari, e pali di ferro per gli altri due filari, collocati in una posizione differente dell'appezzamento di terreno.


Tre filari con pali di castagno. 

A Gennaio 2015 procederò con l'innesto in campo di uva da vino, in quell'occasione stenderò anche il filo sui pali per il sostegno dei futuri capi a frutto.
Due filari con pali di ferro. 

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